Durante questi ultimi anni di pandemia, i server, gli MSP e i cloud di moltissime aziende in Europa e nel mondo sono stati attaccati da cyber criminali, destando una maggiore preoccupazione sulla sicurezza in ambito digitale.
Durante questi ultimi anni di pandemia, i server, gli MSP e i cloud di moltissime aziende in Europa e nel mondo sono stati attaccati da cyber criminali, destando una maggiore preoccupazione sulla sicurezza in ambito digitale.
Per questo la cyber security è diventata un argomento fondamentale, soprattutto per le imprese che non hanno ancora sviluppato delle tecniche di tutela digitale o utilizzato strumenti per difendere i propri dati sensibili dalla cyber crime.
La situazione, almeno negli ultimi due anni, sembra essere peggiorata e ci si chiede quali sono i modi e i mezzi per prevenire gli attacchi digitali in ambito aziendale?
Le imprese si sono trovate negli ultimi mesi aggredite da cyber attacks in cui i criminali avevano l’obiettivo di colpire maggiormente i cloud e i provider MSP, per rubare i dati sensibili dell’azienda, come dati privati e documenti di lavoro, avendo in seguito sotto controllo tutti i sistemi digitalizzati in cambio di riscatti in denaro virtuale o reale (bitcoin e altro). Focalizzando l’attenzione agli ultimi mesi, diverse sono state le modalità di attacco da parte degli hacker, i quali avevano come obiettivo principale la rete di supply chain delle aziende: i cyber criminali hanno attaccato prevalentemente in tre modi specifici, ossia tramite phishing, DDoS e Ransomware.
Il phishing è stato uno tra i maggiori metodi di attacco registrati nelle imprese, soprattutto in Italia e Francia (con una percentuale dell’82% e 86%). Questa forma di hackeraggio prevede il tentativo di sottrarre agli utenti di una società le password di login o i numeri di carte di credito utilizzate per comprare i prodotti, tramite l’invio di email fasulle con le quali ancora troppa gente cade in trappola.
Gli assalti DDoS, invece, si hanno quando degli hacker riescono a compromettere la rete di un sistema informatico, bloccandolo e non permettendo in seguito all’azienda di accedere regolarmente ai dati e ai server. Questo fenomeno cyber criminale è stato registrato soprattutto negli USA, in una percentuale del 65%.
Infine, per compromettere il corretto funzionamento dei server aziendali è stata adottata la tecnica del Ransomware, in cui un hacker limita i sistemi, i profili degli utenti e i file, richiedendo un riscatto finale in valute digitalizzate o in denaro reale. Questo attacco è stato maggiormente utilizzato negli USA e nel Regno Unito, con un aumento notevole del 30% e del 55% solo nell’ultimo anno, ma anche in Italia è molto utilizzato.
Enti specializzati come il Coleman Parkes Research hanno verificato incrementi non indifferenti di cyber attack con la presenza della pandemia di Covid-19, la quale ha portato alla chiusura delle stesse società e perciò ad un utilizzo e monitoraggio minori dei sistemi di rete aziendali.
In Europa la cyber security sta cercando di svilupparsi notevolmente e non solo a causa di continui attacchi inaspettati ai server nelle aziende e nelle istituzioni governative o statali, ma anche per tracciare un piano relativo alla sicurezza digitale.
Con il tempo si è verificato che i provider MSP sono i maggiori obiettivi dei criminali informatici, perciò molte imprese stanno destinando una quota consistente ai budget sulla sicurezza. Circa l’80% dei provider MSP, invece, hanno aumentato generalmente i loro investimenti interni sulla sicurezza digitale dall’avvento della pandemia, con anche una volontà da parte dell’utenza (almeno il 70%) di difendersi da eventuali attacchi hacker in futuro.
Approfondisci la protezione per le imprese: vai al sito dedicato Cyber4you.
Nello specifico, però, in cosa investono gli MSP per tutelarsi dalla cyber crime?
Solitamente, le aziende hanno l’obiettivo di aumentare i costi per la sicurezza dei cloud, dei dati sensibili e delle stesse infrastrutture interne.
I più comuni strumenti di cyber security su cui investono gli MSP includono la salvaguardia dei dati, la tutela dei cloud e la protezione delle infrastrutture. Per i login attraverso l’identità certificata dell’utente, invece, si verifica un minor investimento, anche se gli stessi provider aziendali stanno attivando degli strumenti per crittografare i dati sensibili, mediante l’autenticazione a più fattori. Inoltre, anche le piccole e medie imprese stanno utilizzando antivirus certificati più potenti per monitorare costantemente le reti digitali. Alcuni software, infatti, permettono di applicare delle patch automatiche agli MSP, e ad esempio in Germania e Regno Unito vi sono maggiori investimenti su programmi che filtrano le email e gli URL, mediante filtri DNS.
Per proteggersi al meglio è necessario scegliere un buon partner in grado di implementare la sicurezza aziendale in fatto di cyber security. B4web si propone come società affidabile in grado di assecondare le richieste delle imprese in fatto di sicurezza digitale, fornendo soluzioni concrete e formazione ai dipendenti.
La sicurezza informatica dovrebbe rivestire oggi un ampio spazio all’interno delle politiche aziendali perché il problema è palesemente serio sebbene ancora siano in tanti a non rendersene conto.
Infatti, secondo noi di B4web che quotidianamente abbiamo a che fare con le aziende e con tali problematiche, non sarebbe propriamente corretto parlare di costi, ma quanto più di investimenti. Investire in cyber security significa ridurre la possibilità di vedersi poi aumentati i costi in caso di evento negativo (virus e tutto quanto ne consegue). Se anche la piccola media impresa entrasse in questa visione delle cose, allora la possibilità di innalzare barriere efficienti ed efficaci contro il cyber crime sarebbe più diffusa e probabilmente molto più risolutiva, specialmente in alcuni casi.
Per monitorare costantemente i server e i sistemi digitali, con l’intento di prevenire qualsiasi forma di cyber crime, esistono alcuni procedimenti utili.
Ogni impresa, sia di piccole, sia di grandi dimensioni dovrebbe, con il tempo, investire maggiormente sulla cyber security, andando a sensibilizzare e formare l’utenza e gli stessi dipendenti sulla tutela dei propri dati sensibili, da sempre oggetti di attacco di hacker malintenzionati. Ovviamente, il tema della sicurezza digitale dovrebbe essere in continuo sviluppo e aggiornamento, proseguendo verso una via fiduciosa e ottimista per creare una vera e propria cultura digitale positiva e costruttiva.
B4web opera costantemente proprio in questo e con le stesse indicazioni.
Approfondisci i servizi che eroga B4web tramite il sito dedicato